Come fa sesso l’uomo musulmano?
Sesso, il pensiero cambia con le Religioni: ecco come lo concepiscono musulmani, ebrei, cristiani e buddisti: la mappa del sesso nella società multiraziale.
Come fa sesso l’uomo musulmano? e la donna ebrea è più o meno disinvolta nei rapporti sessuali della donna buddista? Ed ancora: i rapporti extraconiugali sono più tollerati dal credente cristiano o dal fedele all’Islam?
Le grandi migrazioni, la globalizzazione dei rapporti commerciali, il multiculturalismo e le società sempre più multirazziali, non impattano solo sull’economia, la società o la politica, ma anche sull sesso e sulla concezione dei rapporti tra uomo e donna. Questi ultimi sono a loro volta molto diversi a seconda delle culture prevalenti e, soprattutto, dei testi sacri delle religioni monoteiste
E dunque, ora che nei paesi occidentali, alla cultura religiosa predominante si affiancano presenze di uomini e donne di altre culture e religioni, e fioccano i matrimoni misti, la questione del sesso diventa materia di studio anche geopolitico.
Ad occuparsene è una rigorosissima ricerca densa di dati e rilevazioni pubblicata sull’American Sociological Review dal titolo Religion and Sexual Behaviors
che ha realizzato per la prima volta la mappa delle tendenze sessuali delle diverse religioni monoteiste; una utile bussola per politici, militari e addetti ai governi delle strutture sanitarie dei paesi occidentali.
Sesso prematrimoniale ed extraconiugale per i musulmani, ebrei, cristiani e buddisti
La ricerca metto sotto la lente 3 principali comportamenti sessuali: il sesso fuori dal matrimonio, quello che definiremmo dei “single”; quello extraconiugale, cioè di chi ha rapporti sessuali con terzi pur essendo coniugato; e i rapporti prematrimoniali, quelli che riguardano principalmente i giovani e giovani adulti.
La prima osservazione dello studio è che la maggior parte delle grandi religioni scoraggiano il sesso fuori dal matrimonio ma alcune religioni appaiono più efficaci di altre a limitare questo comportamento.
I musulmani, per esempio, emergono come i più conservatori in fatto di comportamento sessuali Insieme agli indù hanno il 45% delle probabilità in meno di cristiani ed ebrei di praticare sesso prima del matrimoni ed hanno anche meno probabilità di avere rapporti extraconiugali di tutte le altre religioni tranne i buddisti.
Diversamente dai fedeli dell’Islam, i buddisti non hanno regole rigide su specifici comportamenti sessuali anche se osservazione di 4 precetti etici del Buddismo precluderebbe il sesso fuori del matrimonio.
La ricerca mette in evidenza che i buddisti sono più propensi dei musulmani ai rapporti sessuali fuori dal matrimonio, ma sono simili a questi ultimi per l’ostilità al sesso extraconiugale e prematrimoniale.
Infine, i cristiani e gli ebrei emergono dallo studio come più tolleranti e aperti ai rapporto sessuali pre e fuori matrimonio e extraconiugali.
I ricercatori concludono che la cultura religiosa islamica nazionale influisce sui comportamenti sessuali prematrimoniali i quali non sono riconducibili a credenze individuali dei musulmani, e ciò spiega chiaramente il potere che la cultura può avere nel plasmare i comportamenti degli individui.
Infine la ricerca fornisce anche qualche spunto pratico in fatto di governo della salute, perché rileva che la diffusione dell’AIDS è minore nei paesi a forte cultura islamica.
Un’analisi molto puntuale ed approfondita del comportamento sessuale in relazione alla religione cattolica è stato compiuto da un’altra ricerca “La sessualità degli italiani” condotta da Giampiero Della Zuanna, docente all’Università di Padova, dalla quale emerge chiaramente che l’intensità della fede religiosa influisce fortemente sulla libertà dei comportamenti sessuali
Dalla ricerca per esempio emerge che le percentuali più alte di coloro che propendono per una relazione stabile ed esclusiva ( 97%) è tra i credenti attivi e che questa cala al 77% per gli atei.
L’affermazione che per le donne conta più il sentimento che il sesso è condivisa dal 64% delle donne credenti attive ma solo dal 54% dagli atei; che sia meglio sposare una donna vergine, lo pensano il 24% dei credenti e solo il 6% degli atei. Che sia possibile fare sesso senza essere sposati lo pensa il 64% dei credenti attivi ed il 95% degli atei; infine che sia ammissibile la masturbazione quando non si ha un partner lo ammettono il 50% dei credenti attivi e l’87% degli atei.
In sintesi: più le religioni sono tradizionaliste e dense di divieti e meno accettano la libertà nei comportamenti sessuali; ed i comportamenti sessuali sono tanto più liberi quanto più ci si allontana dalle religioni per diventare massime in chi è ateo.
fonte staibene