Fare sesso è necessario perché fa proprio bene alla salute. Ma attenzione: non conta la quantità, quanto la regolarità. Ecco cosa dice l’esperto a riguardo
Il sesso fa bene. Sgombriamo il campo da ogni possibile dubbio. Anche di questi tempi, in cui è messo in discussione dalla minaccia del Covid-19 che aleggia sopra le nostre teste, fare sesso (in tutta sicurezza) è un vero toccasanaper la salute.
«“Chi fa da sé, fa per tre”, recitava un proverbio e di questi tempi per i single è assolutamente vero – commenta il dottor Marco Rossi, psichiatra e sessuologo – La masturbazione è un buon surrogato del sesso a due, chiaro che manca tutta quella componente relazionale e affettiva, che è necessaria e fondamentale per la salute mentale dell’essere umano».
Quindi, ripieghiamo sul fare sesso con la mascherina, come sentito dire negli ultimi giorni? «No, non è ammissibile. Il mio consiglio è evitare il più possibile il contatto fisico, anche perché non vi è ancora evidenza scientifica certa, ma è possibile che il SARS-CoV2 sia altamente presente nei testicoli, quindi che si possa passare attraverso lo sperma. È un rischio di cui tenere conto. A questo punto, meglio la masturbazione in solitaria, in attesa di tempi migliori».
Insomma, che si faccia con il partner di sempre o da soli, resta il fatto che il sesso è necessario per stare meglio. Ma a cosa fa bene a livello psicofisico?
«Cominciamo dal cuore: l’attività sessuale rientra tra quelle aerobiche a basso consumo energetico, ovvero è come se si facesse una sorta di ginnastica dolce, una camminata a ritmo blando. Questo contribuisce a rendere più elastiche le arterie, a ripulirle, facilitando il flusso sanguigno e mantenendo giovane il cuore. Per lo stesso motivo, il sistema immunitario si rinforza.
Poi, da ricerche scientifiche è stato dimostrato che in persone che soffrono cronicamente di cefalea a grappolo si riduce la sintomatologia dolorosa, se si fa sesso su base regolare». Quindi, la scusa del “Non posso, ho mal di testa” non regge più? «Esatto. Anzi, adesso i mariti potranno prontamente ribattere: “Ti curo io”», scherza.
«Il sesso migliora la qualità del riposo, perché induce la produzione di serotonina, ovvero l’ormone del buonumore, che ha un effetto calmante sul nostro organismo. Questo si riverbera anche sugli stati di ansia, che diminuiscono notevolmente, in seguito alla produzione di endorfine.
Per gli uomini, si inibisce sensibilmente il rischio di contrarre un cancro alla prostata, se questa lavora regolarmente (almeno due volte a settimana), svuotando i testicoli del liquido spermatico. Non dimentichiamo di dire che fare sesso regala una pelle migliore e più luminosa, in quanto favorisce l’ossigenazione dei tessuti e bruciando calorie, favorisce la perdita di peso».
Ma per ottenere tutti questi benefici, quante volte bisognerebbe farlo alla settimana? «Non esiste un numero esatto di volte, ma cercherò di essere il più scientifico possibile. Bisogna seguire le esigenze legate all’età: tra i 18 e i 29 anni, gli esperti consigliano di fare sesso 112 volte l’anno, ovvero in media 2 volte alla settimana; tra i 30 e i 40 anni, 86 volte l’anno, ovvero 1,6 volte alla settimana. Questo si traduce in un ritmo irregolare: una settimana può capitare due volte, quella dopo una, per fare un esempio. Dopo i 40 anni, 70 volte l’anno, ovvero una volta alla settimana.
La verità è che più della quantità, conta la regolarità: ovvero se come coppia siete abituati a farlo due volte alla settimana, dovreste cercare di mantenere sempre quel ritmo. Allo stesso modo, se lo fate una volta alla settimana, allora cercate di mantenere la media. Perché il nostro corpo si abitua e lo prende proprio come un appuntamento di benessere».
Marco Rossi
Specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale
Studi: Milano, Verona, Desenzano, Mortara, Bovolone, Pralboino
Intervista Francesca Favotto
Fonte : Vanityfair.it