I consigli dell’esperto per chi è single. Dallo slow dating allo zombing, tra dating app e buon senso
La pandemia mondiale e il conseguente lockdown hanno portato tutti a chiedersi “Si può fare sesso durante il Covid? Solo con i partner regolari, e i single cosa fanno?”. Oggi, in occasione del Single Day, festività non ufficiale nata in Cina negli anni 90 su idea degli studenti dell’università di Nanjing e che ad oggi è diventata un’occasione per fare shopping con sconti pazzi in tutti i settori, abbiamo deciso di parlare della “vita da single durante una pandemia”, per capire insieme quello che si può e non può fare e fino a dove è consentito spingersi, nel rispetto delle norme ovviamente.
In risposta ad un distanziamento sociale che ha determinato il venir meno dei contatti fisici, le vendite dei sex toys hanno fatto registrare numeri da capogiro e Pornhub ha totalizzato il + 57% nel primo giorno di accesso free ai servizi premium. E poi le dating app, più che altro per fantasticare. Tinder, per esempio, coccola i suoi iscritti con uno slogan da romanzo Harmony come “Le cose belle accadono a chi sa aspettare” e concede gratis il passport, ovvero una funzione che consente di chattare con persone in tutto il mondo. E così dagli amici di letto a quelli di penna è un attimo. Cambia anche il meccanismo seduttivo: si torna ai lunghi corteggiamenti, ai giochi di sguardi e alle intense conversazioni di conoscenza. Insomma, si fa di tutto per preservare la libido e una parvenza di normalità: fu infatti Sigmund Freud in primis in alcune sue riflessioni sul desiderio sessuale a spiegare come quest’ultimo venga profondamente intaccato dalla paura. È stato infatti provato come le pulsioni sessuali nei soggetti ipocondriaci che temono fortemente la malattia si riducano esponenzialmente. In molti casi si finisce per sganciarsi dalla sessualità e dal desiderio in risposta al venir meno delle risosrse libidiche. Onde evitare che questo scenario si manifesti, abbiamo raccolto per voi una serie di riflessioni del sessuologo Marco Rossi ( si, proprio il Marco Rossi della trasmissione Loveline su MTV) che propensa preziosi consigli per i single ma anche per le coppie su come orientarsi nel complicato mondo della sessualità in un momento storico così delicato.
LE 5 MIGLIORI DATING APP
Tinder: L’’app più popolare in assoluto; facile e divertente da usare consente di trovare quello che stai cercando quando lo desideri Bumble: Per donne coraggiose pronte a fare la prima mossa
Match: L’App da provare se siete alla ricerca di un amore a lungo termine
Happn: L’app che ti consente di rintracciare tutti coloro che hanno incrociato il tuo cammino
Okcupid: L’app che ti consente di trovare un match in base a chi sei veramente e a quello che ami
LE RIFLESSIONI DEL SESSUOLOGO MARCO ROSSI
Le nuove dinamiche dei rapporti: Il sessuologo spiega come si stia tornando allo slow dating tipico degli anni ’50. Corteggiamenti, schermaglie amorose e lunghi dialoghi a debita distanza sono alla base del gioco di seduzione in epoca Covid. Gli amici di letto si traformano in amici di penna e le dating app passano dall’essere esche per sesso occasionale a veicolo di interminabili conversazioni per tenersi compagnia ( per i più fortunati si passerà poi dal texting al sexting). Nuovo fenomeno che si manifesta sulla scena è lo “zombing”: il palesamento degli ex che, sentendosi più sicuri dal punto di vista del potenziale contagio, ricompaiono nelle vite degli ormai ex partner proponendo ritorni di fiamma in grande stile.
Come cambia il gioco seduttivo: Il dottor Rossi spiega che innanzitutto verrà meno la possibilità di “annusare” i potenziali partner: non è più possibile annusare metaforicamente l’altro attraverso la mimica facciale, il sorriso, primo importante segnale, è adesso celato. La soluzione è quella di affinare altre percezioni: ci si potrà infatti annusare attraverso il sorriso degli occhi, unica parte del viso non coperta dalle mascherine e attraverso le parole, che avranno un peso sempre più importante. Per la prima volta dopo moltissimo tempo si sarà portati a prestare più attenzione a quello che dice l’altro: come diretta conseguenza si svilupperà una sensibilità tutta nuova e da esplorare.
Essere single durante il lockdown: Il sessuologo ci spiega come abbia constatato che i suoi pazienti single si stiano armando di una grande pazienza: una ragione alla base di ciò è il fatto che l’assenza di possibilità finisce per influire anche sul desiderio. Inoltre, questo periodo anomalo deve essere visto come un momento di attesa e di semina, una possibilità per conoscere meglio se stessi e gli altri prima di lanciarsi a capofitto in una nuova relazione.
Cosa resterà del trauma quando tutto sarà finito: Marco Rossi sostiene che inizialmente faremo fatica a smettere di vedere l’altro come veicolo di infezione, perchè la paura è stata forte. Poi però, con l’affievolirsi del ricordo, saremo in grado di buttarci tutto alle spalle, come abbiamo fatto con l’Aids. L’importante è continuare a restare guardinghi dal punto di vista sessuale, perchè il rischio di infezioni è sempre stato alto e continuerà ad esserlo.
Marco Rossi
Specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale
Studi: Milano, Verona, Desenzano, Mortara, Bovolone, Pralboino
Intervista di Francesca Brusa
Fonte :www.lofficielitalia.com