Cosa fare dopo il sesso: consigli per lui e per lei

 

Il momento successivo al rapporto viene vissuto in maniera diversa da uomo e donna. Entrambi hanno esigenze e bisogni differenti. E se le donne attribuiscono molta importanza alla fase post-orgasmo, per gli uomini è l’esatto contrario.

Alla fine di un rapporto sessuale, probabilmente appagante per entrambi, non si deve mai sottovalutare la comunicazione e la prosecuzione del clima “confidenziale” instaurato durante l’atto. Se il partner si è dedicato alla propria donna con travolgente passione, forse potrebbe evitare di rivestirsi in fretta e furia pensando alle faccende da sbrigare o al lavoro, perché sarebbe giudicato come una persona interessata più al sesso in sé che non alla persona con cui ha avuto il rapporto.

Addormentarsi dopo?

Molte donne recepiscono questo gesto come un segnale di egoismo e insensibilità, mentre invece è una reazione del tutto fisiologica. Dopo aver fatto l’amore, le donne ricercano coccole, carezze e parole dolci mentre gli uomini tendono semplicemente a rilassarsi. Se questo bisogno di dolcezza non viene ricambiato per molte donne, si trasforma in frustrazione.

Il dottor Marco Rossi, specialista in psichiatria e sessuologia e fondatore del Centro di Medicina Sessuale di Milano, sottolinea che questa “mancata risposta” da parte degli uomini non è da intendere in maniera negativa:

“in realtà è nell’indole maschile, ma ciò conferma che uomini e donne sono diversi per tanti aspetti. Le donne sono generalmente più romantiche e sentimentali, mentre gli uomini, sono estremamente pratici e concreti. Questo è dimostrato dal fatto che, nei momenti di piacere, per l’uomo è molto importante la “prestazione” sessuale, ma non in senso negativo: è semplicemente la necessità di impegnarsi al meglio per far stare bene e appagare se stesso e la propria donna. L’atto sessuale è per l’universo maschile un momento impegnativo e genera una tensione emotiva e fisica fino al raggiungimento dell’orgasmo per entrambi. Le donne, invece, vorrebbero che questomomento di piacere si estendesse, per viverlo con romanticismo e sentimento. È normale e fisiologico dunque, che l’uomo, dopo essersi impegnato molto durante l’atto sessuale per arrivare all’orgasmo, sia stanco perché si affatica a livello fisico e probabilmente, è più che normale che non abbia voglia di “andare oltre”, perché ha dato il massimo”.

Dottor Rossi, quali possono essere i gesti che una donna può compiere per ottenere ciò che desidera e dimostrare al partner la propria necessità di tenerezza dopo un rapporto?

“L’unica cosa che la donna può fare è trovare una via di mezzo, che può essere quella di accoccolarsi sul petto del partner dopo aver fatto l’amore, magari accarezzandolo. In questo modo lei manterrà ancora un contatto e il partner, stanco, avrà modo di riposare un po’. Anche parlare è possibile ma il tutto deve avvenire in maniera delicata e senza aggressioni o pretese, in un’atmosfera di relax necessaria dopo un rapporto sessuale”.

Quindi, se dopo l’amore il nostro partner si addormenta, dobbiamo preoccuparci?

“Io direi di no perché, ripeto, è un’esigenza fisica dell’uomo e inoltre, sulla dinamica dell’addormentarsi, un recente studio che arriva dall’Albright College of Pennsylvania (USA), rivela che la necessità di dormire dopo un rapporto sessuale è analoga, sia nell’uomo che nella donna. La differenza sta nel fatto che gli uomini la avvertono prima e più velocemente rispetto alle donne che, desiderose di voler parlare o ricevere coccole dopo un rapporto, ritardano nell’attività del “sonno” rispetto al partner. Gli uomini sentono prima questa esigenza di dormire dopo aver fatto l’amore, ma le donne, sono quelle che si addormentano prima se non si fa l’amore. Alla luce di questa analisi, si può osservare come l’uomo (in generale) resti sveglio più a lungo della donna; addormentandosi prima ha paura che la sua donna possa andare con un altro e in qualche modo, ha meno sonno prima di un’attività sessuale, proprio perché deve… convincere la partner a fare l’amore. Viceversa la donna si addormenta se non fa l’amore, ma dopo invece tarda a prendere sonno”.

Allungare i momenti di piacere

Spesso quando l’uomo arriva all’orgasmo, la donna è ancora in stato di eccitazione. Anche in questo caso, la differenza è legata alla diversità dei sessi. Il Dottor Rossi consiglia di partire dalla base per “allungare” i momenti di piacere:

“Per certi versi questo è un lavoro che le donne dovrebbero svolgere prima dell’attività sessuale, a monte. Bisognerebbe far capire al proprio partner, secondo una metafora della filosofia Taoista, che la donna è come l’acqua e l’uomo come il fuoco; la prima pertanto, è lenta a bollire e, successivamente è lenta anche a raffreddarsi. Al contrario, l’uomo è come il fuoco, ovvero si accende subito e si spegne velocemente. Una persona che conosco mi ha detto una volta: “io dopo aver finito di fare sesso, inizio a fare l’amore”; una frase che fa capire che dopo un’attività sessuale che può essere molto coinvolgente, corporea e passionale, è possibile creare l’intimità anche attraverso momenti di tenerezza, ed è l’uomo che dovrebbe imparare questo concetto”.

Comportamenti come accendere la TV, scappare sotto la doccia, rivestirsi in fretta per uscire con la scusa di un impegno di lavoro, o andare in cucina per uno spuntino dopo aver fatto l’amore, sono segnali che le donne devono temere?

“Dipende dal tipo di coppia; se si vive insieme, certamente rivestirsi e uscire è certamente un comportamento positivo, ma anche per le coppie per così dire più “clandestine” è poco carino perché l’azione di “scappare” è segno di non voler condividere un momento d’intimità e dunque è negativo. Al contrario però, andare in cucina per uno spuntino, accendere la TV mentre si è ancora sdraiati a letto o fumare una sigaretta, laddove queste azioni avvengano in un contesto che vede la coppia insieme, è un modo che consente di continuare a vivere comunque un momento intimo, ovviamente diverso dal precedente, ma non per questo negativo. Anzi, molti uomini sono inclini e più propositivi davanti a questo tipo di condivisioni che vanno invece valorizzate”.

 

Marco Rossi

Specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale

Studi: Milano, Verona, Desenzano, Mortara, Bovolone, Pralboino

Fonte :www.piùsanipiùbelli.it