Brasiliana a rischio: la depilazione
che aiuta le infezioni sessuali
Chi si depila le parti intime ha più probabilità di rimanere vittime di agenti patogeni, dalla gonorrea all’herpes
di ANNA LISA BONFRANCESCHI
CHI SI DEPILA di più potrebbe avere un maggior rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmesse. Ma il legame resta da indagare a fondo, racconta uno studio su Sexually Transmitted Infections. A triangolo, alla brasiliana (total nude), alla francese (una sottile striscia centrale) a cuore o full bush (a cespuglio). Prendersi cura del proprio corpo e della propria sessualità può significare anche prestare attenzione allo stile dei propri peli pubici, sbizzarrendosi in fantasie quasi quanto si fa con i capelli. Allo stesso tempo le infezioni sessualmente trasmesse (Sexually Transmitted Infections, STI) – dall’hpv, alla clamidia, alla gonorrea, alla sifilide – sono però tra le infezioni più comuni negli adulti. Possibile, si è chiesto un team di ricercatori americani, che le due cose – la moda della depilazione in quelle zone lì e le infezioni – siano correlate? La risposta, contenuta sulle pagine del giornale Sexually Transmitted Infections sembra suggerire che sì, depilarsi nelle zone intime è associato a un maggior rischio di soffrire di infezioni sessualmente trasmesse.
Lo studio. Affare privato, ma non troppo – per esempio sappiamo che se Cameron Diaz è più per il look natural, Kim Kardashian è per il nude – la depilazione nelle zone intime negli ultimi anni sta diventando sempre più comune, per entrambi i sessi. Per capire se questo, in qualche modo, potesse avere delle ripercussioni sulla salute, i ricercatori hanno sondato su un campione di cittadini (statunitensi) abitudini in fatto di depilazioni intime, comprese frequenze e modalità di rasatura, e vita sessuale. In oltre settemila, tra uomini e donne tra i 18 e i 65 anni, hanno risposto allo
studio.
I risultati. Primo dato: in tanti si depilano, circa i tre quarti del campione ha risposto di essersi depilato nella propria vita, più le donne (circa l’84%) che gli uomini (il 66%). Tra questi alcuni possono essere classificati come estremi, chi lo fa più di undici volte l’anno, altri come ad alta frequenza, quelli cioè che si depilano giornalmente o settimanalmente. E ancora: gli uomini preferiscono il rasoio elettrico, le donne quello manuale e usano più spesso le cerette. In genere, incrociando dati e risposte, chi si depila è mediamente più giovane, più attivo sessualmente e generalmente tende ad avere più partner rispetto a chi non si depila (più di tutti li hanno i depilatori estremi). Circa il 13% del campione ha poi dichiarato di aver sofferto di almeno una di queste infezioni: herpes,clamidia, gonorrea, hpv, sifilide. Ad una prima lettura sembrerebbe chiaro che essere più giovani e avere più partner siano i fattori decisivi per aumentare il rischio di infezioni sessualmente trasmesse. Ma anche aggiustando i risultati per il fattore età e numero di partner la correlazione tra depilazione intima e maggior rischio infezioni resta lì: qualsiasi tipo di rasatura aumenterebbe il rischio dell’80%. Rischio maggiore tra chi si depila più spesso, fino a quattro volte di più, con più pericolo soprattutto di incorrere in infezioni come herpes e Hpv.
I limiti. Lo studio, precisano i ricercatori, è di tipo puramente osservazionale e nulla può dirci sulla natura della correlazione osservata, tanto più che nella ricerca non sono stati presi in considerazione i tempi delle depilazioni con quelle delle infezioni, né abitudini e comportamenti sessuali dei partecipanti. Non sappiamo, in altre parole, nulla sul fatto che queste persone siano più o meno accorte in fatto di sesso sicuro. Detto questo nulla vieta di avanzare qualche ipotesi per spiegare quanto osservato. Per esempio, concludono gli scienziati, le depilazioni e rasature potrebbero produrre più lacerazioni nella pelle, facilitando il passaggio di patogeni. fonte La repubblica