Intervista : Sesso ai nostri giorni

Parliamo di sessualità con lo psichiatra, psicoterapeuta e sessuologo Marco Rossi

Parliamo di sesso ai giorni nostri insieme al Dottor Marco Rossi, psichiatra, psicoterapeuta e sessuologo. Sembrerebbe che oggi il sesso non sia più un tabù, specie grazie allʼavvento di internet che consente lʼaccesso ad ogni genere di informazione e di contenuti, oltre a facilitare lʼincontro e lʼinterazione fra gli individui, agevolando una maggiore disinibizione.

Eppure, in tema di sesso, in unʼItalia un poʼ bigotta, sono proprio i più giovani, apparentemente più “svegli”rispetto alle generazioni precedenti, a subire le conseguenze di un programma nazionale di educazione sessuale e sentimentale praticamente inesistente.

Dottor Rossi, cosʼè oggi il sesso?

 

R: Oggi il sesso è un incontro diverso da come era inteso nel passato,

fatto prima di tutto e prevalentemente di virtualità, di immagini, e quando si tratta di un incontro di corpi, èmeno penetrativo rispetto al passato. Mi spiego meglio. Attualmente siamo sempre di più una “societàdellʼimmagine”. Ciò non significa che in passato lʼimmagine non avesse importanza, è sempre stato un fattore fondamentale nella sessualità; se pensiamo alla famosa elezione di Elena come la più bella e per la quale si scatenò la guerra di Troia, ecco che vediamo come lʼimmagine avesse già un peso.

Oggi siamo la società di Instagram, delle foto pubblicate dopo essere state ritoccate pur di apparire sempre più belli; siamo la società nella quale le cosiddette influencer diventano influencer su internet in maniera direttamente proporzionale ai centimetri di pelle che mostrano nelle loro foto, quindi con delle chiare e fortissime allusioni sessuali.

Parallelamente oggi cʼè la possibilità di incontrarsi con maggiore facilità e più velocemente in maniera virtuale, grazie alle chat e al fatto di poter accedere al contatto di chiunque senza dover avere, come una volta, il numero di telefono, basta un qualunque contatto via social.

E poi, ci sono le applicazioni create apposta per incontrarsi, come Tinder e via dicendo; siamo giunti al punto che oggi si parla di text relationship, ovvero di relazioni che vengono gestite prevalentemente in maniera virtuale tramite messaggi, senza incontrarsi di persona. I più giovani oggi, a differenza di quanto si crede, fanno molto sesso, ma è più un incontro di corpi, molto poco penetrativo.

Il web è, dunque, la nuova frontiera del sesso?

R:Non so se in futuro sarà la nuova frontiera, ma adesso è sicuramente quella prevalente. Il sesso oggi èmolto “gestito” tramite internet, pensiamo ai sex toys comandati a distanza, o alla possibilità, ad esempio, di creare al computer delle immagini in 3D da guardare e con le quali poi masturbarsi, o persino alla possibilità di creare dei pezzi di corpi tramite le stampanti 3D, cosìcome alle tute che danno degli stimoli sensoriali e anche genitali per fare una sorta di sesso a distanza. Quindi, sì, direi che in questo momento il web èsicuramente la frontiera prevalente.

Sesso senza amore: cosa rappresenta? È un sintomo di fragilità dei nostri tempi o lʼespressione di libertà e autodeterminazione sentimentale e sessuale?

R:Eʼ più che altro unʼespressione di libertà, forse di eccessiva libertà sessuale. Il sesso senza amore èsempre esistito. Non parto dal concetto che il sesso sia valido soltanto in presenza del sentimento. Cʼè il sesso e cʼè anche lʼinnamoramento. Nella realtà, soprattutto fra i più giovani, vediamo che lʼincontro sessuale èmolto facile, superficiale, come abbiamo già detto èanche poco penetrativo, occasionale, o occasionale e ripetuto, cioè quando lʼincontro avviene occasionalmente ma sempre con la stessa persona, oppure con molte persone, come nel “multi- person sex”, ovvero gli incontri di sesso di gruppo. Tutto questo dà unʼidea di come è facile incontrarsi. Molto spesso la conoscenza dellʼaltro avviene attraverso il contatto sessuale prima che con il contatto intimo- psicologico.

Internet, fra social e chat, facilita una certa disinibizione nellʼinterazione fra gli individui in ambito sessuale. Quali possono essere gli aspetti positivi e quelli negativi di ciò?

R: Cʼè molta disinibizione e molta facilità perché lo schermo protegge lʼintimità della propria privacy, per cui anche le persone che avevano più difficoltà a mettersi in contatto con altre persone nella realtà, riescono ad avere contatti meno ansiogeni. È chiaro che questo rovina molto la poesia dellʼincontro, almeno nella prima fase del gioco seduttivo, perché manca la componente dellʼodore e del contatto.

Oggi, in Italia, i giovani ricevono una corretta educazione sessuale?

R: Assolutamente no. LʼItalia è ancora troppo “vicina a Roma”, non esiste unʼeducazione sessuale ed affettiva organica nel nostro territorio; le iniziative in tal senso sono a livello locale, gestite da direttori scolastici o da associazioni, ma in maniera sparpagliata, a macchia di leopardo sul territorio nazionale.

Gli stessi genitori non hanno ricevuto unʼeducazione sessuale ed affettiva, per cui anche loro non sono del tutto abili nel fare educazione sessuale. Inoltre, i giovani per avere informazioni si rivolgono al famoso “Dottor Google” che, pur fornendo molte informazioni, non possiede nessuna laurea in medicina e non èsempre affidabile, quindi, fornisce un genere di informazione scarsa, sbagliata e frammentata.

Parliamo di femminicidio: cosa determina e scatena lʼodio da parte di un uomo, fino a scaturire nella violenza verso la donna che egli afferma di amare?

R: Nonostante sia cambiata e si stia ancora evolvendo la nostra cultura sotto lʼaspetto della sessualità, siamo ancora una società a forte impronta maschilista. Lʼidea della “donna proprietà dellʼuomo” è ancora molto forte. Aggiungendo a tutto ciò lʼassenza di unʼeducazione sessuale e affettiva, ecco che viene fuori un mix altamente esplosivo. Gli uomini che non sanno far fronte alla propria frustrazione rispetto allʼabbandono o allʼidea dellʼabbandono, agiscono con una modalitàviolenta per riaffermare la propria superiorità nei confronti del genere femminile.

Si dice che il matrimonio spenga la passione sessuale, ma è una regola?

R:Non è una regola, è unʼevidenza. È normale che dopo un poʼ di tempo le coppie vadano incontro ad una diminuzione dellʼintensità della propria vita sessuale, ciò perchéè proprio unʼassuefazione agli stimoli eccitatori, sia allʼinterno della coppia, sia allʼesterno della coppia, proprio a causa di un bombardamento erotico, sensuale e pornografico che tutti noi viviamo quotidianamente.

Tutto ciò porta ad una saturazione di quelli che sono gli stimoli eccitatori, con il conseguente calo dellʼattivitàsessuale allʼinterno della coppia, mentre aumenta lʼattività sessuale allʼesterno della coppia, lì dove manca lʼabitudine e la noia, ma cʼè la novità.

Cosa cʼè alla base del tradimento?

R: Istintivamente lʼessere umano non è mai stato monogamo. Le nostre linee culturali hanno portato a valorizzare la monogamia e il senso della famiglia. Le regole sociali, quindi, cozzavano un poʼ con lʼistinto personale. Ora che è così facile lʼincontro con gli altri, tramite la virtualità, la capacità e lʼopportunità di socializzare, potremmo dire che “lʼoccasione fa lʼuomo ladro”. Tutto ciò, porta alle percentuali attuali che ci indicano che lʼ80% delle persone nel corso della propria vita ha tradito o sta tradendo.

In conclusione, quali sono i presupposti fondamentali per vivere serenamente la propria sessualità?

R: Eʼ una domanda da un milione di dollari! I presupposti fondamentali sono: vivere bene le proprie fantasie erotiche, cercare di realizzarle allʼinterno del rapporto di coppia e continuare sempre ad essere seduttivi nella propria relazione di coppia, in un gioco seduttivo quotidiano.

Lʼunica cosa che non è stata ancora toccata dai molti cambiamenti dei nostri tempi è il sentimento dellʼamore. Il sentimento dellʼamore sopravvive ancora difronte a questa evoluzione e fluidità totale dei rapporti, unʼevoluzione che non so dire se sarànegativa o positiva, a me sembra negativa, ma la mia speranza è che alla fine lʼamore trionfi. Per fortuna, vedo che le persone si innamorano ancora; questo è, secondo me, un valore bellissimo.

 

 

Dott. Marco Rossi

Fonte dailyworker.it