I problemi dell’orgasmo femminile

L’anorgasmia è l’incapacità o impossibilità di raggiungere l’orgasmo dopo una normale fase di eccitazione sessuale, tramite masturbazione (anorgasmia masturbatoria) o durante un coito (anorgasmia coitale).

Per la maggior parte degli uomini l’orgasmo femminile è una esperienza meravigliosa ed emozionante, ma non tutti sanno che può essere anche fonte di grande sconcerto. Recenti sondaggi, tra cui quello effettuato dalla Societa’ Italiana di Medicina e dall’istituto Asper, rilevano che malgrado alcune donne riescano ad avere una risposta orgasmica al bacio, alle semplici carezze sul corpo, all’allattamento al seno o con la sola contrazione pelvica, il 12,2 per cento delle donne non l’ha mai provato, il 33,6 per cento non riesce a raggiungerlo durante il coito (il mitico orgasmo vaginale) e il 47,2 per cento lo finge regolarmente.

Insomma, per molte donne l’orgasmo sembra essere più un problema che un piacere, poiché l’incapacità di raggiungerlo è spesso erroneamente considerata come prova di inadeguatezza, ecco perché tali donne possono provare tristezza, angoscia depressiva, frustrazione, stizza e senso di colpa. Va premesso che non è considerata clinicamente anorgasmica una donna che riesce ad ottenere l’orgasmo mediante la masturbazione e non con il coito.

Possiamo classificare l’anorgasmia in: primitiva, secondaria, casuale.

Per anorgasmia primitiva s’intende quando una donna non ha mai avuto un orgasmo, questa è la più facile da curare, in quanto la terapia consiste nella rimozione di inibizioni sessuali, nel fornire istruzioni, nell’autorizzare ad imparare e nell’incoraggiare un’atmosfera di fiducia e di interesse tra la paziente e il suo partner sessuale.

Per secondaria s’intende quando c’è perdita della capacità di avere orgasmo e più precisamente quando una donna, sessualmente sensibile in precedenza, perde la capacità di essere orgasmica.
Questo tipo di anorgasmia si manifesta di solito se sono stati perduti alcuni stimoli fisici o psicologici di cui la donna ha bisogno.

Per anorgasmia casuale si intende quando una donna che è orgasmica in alcune situazioni non lo é in altre, in tal caso si può cercare una soluzione usando la cosiddetta “manovra a ponte” che consiste nella doppia stimolazione vaginale e clitoridea.

Indipendentemente dal “tipo” di anorgasmia, il disturbo deriva frequentemente da un cattivo rapporto con la sessualità ed in particolare con il piacere.

Vi sono donne che quando sentono salire l’intensità dell’eccitamento si “frenano e bloccano” e non si concedono di andare oltre, provando talvolta un forte stato di ansietà. Spesso questo deriva da una educazione rigida e repressiva in ambito sessuale ove le la sessualità soprattutto femminile viene repressa Altre volte si può verificare l’omologo di quella che nel maschio è chiamata “ansia da prestazione”, cioè l’aspettativa di arrivare all’orgasmo crea una tale tensione che toglie la possibilità di vivere in rilassatezza ed abbandono l’esperienza sessuale. Tra le cause “psicologiche” che provocano l’anorgasmia vi sono: l’ ignoranza o un’effettiva mancanza di conoscenza della sessualità, dell’anatomia, della fisiologia, delle sensazioni e dei comportamenti sessuali, senso di colpa nei confronti della sessualità, paura di perdere il controllo delle proprie sensazioni e del proprio comportamento, rifiuto del proprio corpo, problemi relazionali nella coppia, spavento per l’intensità di un orgasmo provato in precedenza, conflitti inconsci provocati dalle sensazioni erotiche, paura di rimanere incinta, senso di colpa e vergogna riguardo l’erotismo clitorideo, il sentirsi incapaci, passivi, dipendenti nei confronti del partner. Ma mentre un tempo si dava la “colpa” dell’anorgasmia solo alla psiche, oggi si riconosce che molti problemi possono essere causati da disfunzioni organiche, come: aderenze clitoride, cappuccio del clitoride stretto, rilassamento del muscolo pubococcigeo, fibrosi affezione del sistema neurologico inferiore, sclerosi amiotrofica laterale , malnutrizione e deficienza vitaminica, siringomielia, spina bifida.

Vi possono essere anche cause legate a particolari malattie come il diabete o patologie organiche sistemiche che causano deperimento organico o dolore cronico.

Dott. Marco Rossi