“Condividere il letto tutte le notti con mia moglie, vederla avvolta in pigiamoni di flanella, essere ripetutamente svegliato perché russo, rende la nostra camera da letto più un terreno di “scontro” che di “ incontro”. Ho proposto a mia moglie di dormire in camere separate, ma lei dice che questo è il primo passo per la separazione della coppia”. Lei cosa ne pensa?” Pietro
La separazione dei letti non allude necessariamente ad una “crisi” della coppia, poiché l’affiatamento fra i partners non si rivela dalla vicinanza fisica durante il sonno. Le camere separate possono quindi essere una “salvezza”, soprattutto per quelle coppie che hanno un approccio più “cerebrale ” al sesso e che hanno bisogno di mistero, ricordi, assenza per accendere la loro passione. Queste coppie ritengono che l’intimità forzata, dovuta alla condivisione dello stesso talamo, ostacoli l’eccitazione e procuri un certo calo di desiderio.
Siamo spesso portati ad interpretare l’abitudine di “dormire insieme” come un fatto “simbolico”, che rappresenta l’unione della coppia, mentre l’intimità sessuale non ha nulla a che vedere con la condivisione in un piccolo spazio durante la notte. E’ proprio la “lontananza “ la medicina che può curare una crisi del desiderio nella coppia.. Infatti la “vera vicinanza affettiva” e la complicità sono quel legame forte e impalpabile che non ha nulla a che vedere con il tempo e gli spazi condivisi, ma sono la capacità e il dono di vedere la vita secondo una prospettiva complice ed armoniosa.
Non sempre la passione riesce a superare quei piccoli blocchi psicologici che ci portano a voler difendere la privacy del riposo notturno, inoltre il sonno è un fatto assolutamente privato, che non ha nulla a che vedere con la condivisione tipica della sessualità.
Se il letto è il nido della coppia, ed è lì che la sensualità si nutre e si consolida, a maggior ragione condividerlo solo per gli attimi intimi, può aiutare a riaccendere la passione. Dormire in ambienti diversi può favorire il desiderio di ritrovarsi come se fosse la prima volta, per fare l’amore con più trasporto. Questa è una semplice “strategia” che puo’ favorire il rinnovamento dell’intesa erotica anche se in realtà non è necessario cambiare stanza per accendere la fiamma della passione, basterebbe introdurre un poco di gioco e mistero nella vita di coppia!.
Il segreto risiede nel desiderare il desiderio, poiché l’intimità, se si veste di quotidianità e di abitudine, perde la sua magia e la sua energia vitale.
La soddisfazione in una coppia non si misura con i “ baci della buona notte”, ma nel sapere accettare il bisogno del partner di ritagliarsi un suo spazio e una sua dimensione personale. L’amore ha bisogno non solo d’intimità, vicinanza e confidenza, ma anche di rispetto, mistero e privacy. Dormire in camere separate può aiutare la coppia a coltivare proprio quel mistero e quella magia che spesso mancano nella relazione. Il segreto è vivere la “lontananza” dei letti non come una “lontananza affettiva”, ma come la possibilità di aumentare il desiderio e la complicità di ritrovarsi.
Dott. Marco Rossi