Matrimonio e diabete

Un nuovo studio, condotto da Hui Liu, professore associato di sociologia presso la Michigan State University di East Lansing e pubblicato nella rivista Journals of Gerontology: Social Sciences ha fatto una scoperta sorprendente: gli uomini si ammalano di meno, ad esempio di diabete, se sono in coppia (ed anche se il rapporto di coppia non è felice).

Nel 2012 vi erano 29,1 milioni di americani, cioè il 9,3 per cento della popolazione, ammalati di diabete . Questa cifra comprende 8,1 milioni di persone che non hanno ricevuto una diagnosi ufficiale. Tuttavia, tra gli americani più anziani, la prevalenza del diabete è molto più alta: il 25,9 per cento degli adulti di età superiore ai 65 anni e oltre, cioè 11,8 milioni di anziani si pensa abbia questa malattia.

In questo contesto, l’obiettivo dello studio era quello di esaminare il legame tra la qualità coniugale e il rischio di sviluppare il diabete.

Basandosi sui dati NSHAP (National Social Life, Health and Aging Project) il Prof. Liu e colleghi hanno potuto analizzare i casi di 1.228 uomini e donne sposati, di età compresa tra 57 e 85 anni, in una prima rilevazione (condotta negli anni 2005-2006) ed in una seconda rilevazione (2010-2011): durante questa seconda rilevazione, 389 persone soffrivano di diabete.

I dati analizzati permettevano di comprendere se vi fossero elementi di soddisfazione nel rapporto attuale con il partner, il comportamentodel partner, l’intimità, l’atteggiamento collaborativo, i contatti sessuali.

La scoperta più sorprendente di questa ricerca riguarda gli uomini: anche una qualità negativa della relazione coniugale riduce il rischio di sviluppare il diabete e permette una migliore gestione della malattia, una volta diagnosticata.

I ricercatori pensano che questo accada perché il diabete è una malattia che ha bisogno di un attento e costante monitoraggio, cosa che anche una moglie fastidiosa fa, migliorando la salute del marito, anche se apparentemente questi comportamenti possono apparire eccessivamente stressanti e alimentare le tensioni coniugali.

Per le donne invece, il minor rischio di sviluppare il diabete è dovuto esclusivamente ad una relazione coniugale positiva. Il Prof. Liu suggerisce che questo potrebbe essere dovuto al fatto che le donne sono più sensibili alla qualità coniugale e quindi più propense a sperimentare questo come un effetto positivo sulla salute.

Questi risultati impongono ulteriori domande da farsi: su cosa definisca la qualità coniugale negativa o positiva, e in quale misura queste valutazioni possano differire tra i sessi fonte clinica della coppia

13/06/20160