Il vaginismo è un disturbo sessuale, che impedisce la penetrazione vaginale nel coito e spesso, anche in occasione dell’esame ginecologico. Il vaginismo è la causa più frequente di “matrimoni bianchi” (matrimoni senza rapporti sessuali).
Nel 1957, il rapporto Kinsey ne riportava il 2% di tutte le patologie sessuali, nel 1988 Renshaw il 5% e nel 1990 Spector il 15%.
Consiste in una contrazione involontaria dei muscoli costrittori della vagina, che invece di rilassarsi, nella fase di eccitazione sessuale, si contraggono rendendo così dolorosa o impossibile la penetrazione.
In particolare tale disturbo si manifesta con una contrazione riflessa e involontaria dei muscoli del perineo, della vulva, dell’orifizio vaginale, impedendo quindi il rapporto sessuale.
Questo tipo di contrazione spastica è un riflesso involontario stimolato dai tentativi sia reali che immaginati di penetrazione, in contrasto con le contrazioni ritmiche della risposta all’orgasmo. In alcune donne persino l’idea dell’introduzione di “qualcosa” in vagina può causare lo spasmo muscolare.
Va detto però , che nella donna affetta da tale disturbo la risposta sessuale può essere presente sia con l’eccitazione sia con l’orgasmo clitorideo. Il vaginismo può essere primario o secondario, a seconda che si manifesti dall’inizio dell’attività sessuale o si presenti dopo un certo tempo di normale attività sessuale e può essere associato a inibizione sessuale o orgasmica, o altre disfunzioni sessuali.
Esistono diversi gradi di gravita’ di vaginismo : nelle più gravi è impossibile la minima apertura vaginale e tanto meno la visita ginecologica . Il disturbo risulta meno grave quando produce dolore alla regione pelvica, indipendentemente dalle condizioni favorevoli, di comprensione, di rilassamento in cui avviene il rapporto sessuale. In questo secondo caso la donna ha rapporti con il partner, ma li percepisce fastidiosi e poco piacevoli.
Da un punto di vista anatomico, l’apparato genitale femminile non presenta anomalie, tanto che la donna si sente eccitabile e capace di raggiungere l’orgasmo mediante stimolazione del clitoride. La congestione e la lubrificazione vaginale si presentano normalmente, e spesso viene raggiunta una soddisfacente sessualità che pero’ non prevede la penetrazione. Questa disfunzione femminile non può essere associata ad alcuna fase particolare del ciclo sessuale, tanto che, ad esempio, può sussistere anche in presenza di un intenso desiderio sessuale. Il fenomeno ha un’origine psicogena, cioè non esistono alterazioni anatomiche o funzionali che giustifichino lo spasmo dei muscoli interessati; quando sussistono tali alterazioni (intensi processi infiammatori, malformazioni vaginali, ecc.) si parla di pseudovaginismo e per risolverlo si interviene sulle cause sottostanti.
Il vaginismo è una sindrome psicosomatica clinicamente individuata che può’ essere risolta con un’adeguata terapia psicosessuologica.
L’origine del blocco di fronte alla penetrazione, data la sua natura involontaria, è da ricercarsi in un ambito di motivazioni inconsapevoli, di rifiuto, che si esprimono a livello prima psicologico e poi fisico. Si ritiene che la causa dell’insorgenza del vaginismo dipenda da una associazione , reale o immaginaria , tra penetrazione , paura e dolore.
A volte il motivo ha radici profonde (conflitti infantili irrisolti con le figure parentali; un’educazione di tipo rigido che ha indotto un’inibizione al sesso; eventi traumatici legati ad esperienze sessuali).
Le contrazioni che impediscono la penetrazione risulterebbero quindi essere una sorta di difesa contro il timore di “un’aggressione sessuale”.
Inoltre può mantenersi con un meccanismo circolare di ansia, come quello descritto per l’ansia di prestazione, per cui la paura che l’episodio si ripeta impedisce alla donna di rilassarsi e favorisce il ripetersi delle contrazioni.
Il meccanismo fisico con cui si verifica la contrazione involontaria e’ dato da un’esagerata sensibilità’ della zona vulvare che dà origine alla contrattura dolorosa e talvolta continua dello sfintere vulvo già al minimo contatto o al più piccolo pensiero sessuale.
Spesso questo problema può essere accompagnato da disturbi urinari ed anche disturbi nervosi.
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