E il sesso? Non c’è bene, grazie. “E da lunedì peggiorerà pure, con la zona rossa”, sospira il sessuologo Marco Rossi.
Come?
“Le coppie già formate ma traballanti crolleranno del tutto. Per fortuna quelle felici ed equilibrate lo saranno sempre di più. Ma sarà difficile stare assieme: alla polizia non posso dire che vado dal mio amante”.
E chi non ha nessuno?
“Sfogherà la solitudine su Internet tra chat e incontri virtuali. L’unico sesso che va alla grande con la pandemia è quello fatto con se stessi”.
Di incontri occasionali non si parla?
“Difficile fidarsi. Semmai in quest’anno c’è la tendenza a trasformare gli incontri di sesso in una minirelazione: un mesetto solo, ma bollente, con regole, organizzazioni e una certa conoscenza, necessaria per fare certe cose”.
Un anno fa si parlò del sesso con la mascherina.
“Una stupidaggine: il sesso ha bisogno di corpi che si sfiorano, intimità, calore. E il virus un po’ c’è anche nei liquidi biologici”.
L’insofferenza che c’è in giro per le regole restrittive ci sarà anche nel sesso?
“Certo, aumenterà anche la voglia di trasgredire non solo al pudore, ma anche alle leggi, in molti pensano che tanto i controlli per strada non ci sono”.
Marco Rossi
Specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale
intervista di Luigi Bolognini
Fonte : la Repubblica