Su queste app si cercano partner solo per farci un figlio: “La fine dell’amore romantico”
Sta prendendo piede un nuovo modello di famiglia nel quale due o più persone si conoscono con l’obiettivo di avere un figlio insieme, senza che tra loro si instauri una vera e propria relazione affettiva o sessuale: cosa sappiamo sulle App di co- genitorialità. Il commento del sessuologo Marco Rossi a Dee Notte
Se non trovo un uomo adatto vado in Spagna e lo faccio da sola.
Negli ultimi anni molte donne si sono espresse in questi termini in merito alla questione cogenitorialità, comprese alcune ascoltatrici di Dee Notte, lo show notturno di Radio DEEJAY condotto da Nicola Vitiello e Gianluca Vitiello. Non stupisce quindi il clamore suscitato dal recente successo delle app di coparenting anche nel nostro Paese.
La curiosità è tanta, così come i dubbi e le perplessità. In soccorso arriva Marco Rossi, il sessuologo di fiducia del programma, che da anni cura una rubrica interamente dedicata al mondo del sesso. Puoi ascoltare l’intervento dell’esperto sulle app di copareting con un clic al podcast qui sotto.
Marco Rossi a Deenotte: “Sono molto perplesso, queste applicazioni decretano la fine dell’amore romantico”
Parliamo di co-genitorialità quando ci sono due o più persone che si uniscono con l’obiettivo di avere un figlio senza il vincolo di una relazione affettiva e/o sessuale. In passato le persone si affidavano ad amici o amici di amici, ora il web ha facilitato queste connessioni, anche grazie a delle applicazioni progettate proprio per questo tipo di progetti.
L’App Modamily ha fatto da apripista nel settore: il suo fondatore e CEO, Ivan Fatovic, ha raccontato in varie occasioni la nascita di questo progetto a suo dire rivoluzionario. Ha fondato l’applicazione dopo una serata con alcuni amici a New York: Tutti sulla trentina, single e senza figli, con la pressione dell’orologio biologico che ticchettava soprattutto tra le donne. Frustrate dalle tradizionali app di incontri, desideravano un posto dove incontrare qualcuno con cui realizzare il sogno di avere un figlio. Tanto è bastato al giovane imprenditore per creare l’app di coparenting.
A ruota sono arrivate Copaping e Family4Everyone, entrambe nate in Spagna, a Barcellona, e più di recente Familybydesign e l’italiana Co- Genitori.it.
Funzionano come una qualsiasi app di incontri, come Tinder o Meetic per intenderci, ma invece di cercare l’amore o il sesso, si cerca di diventare genitori.
Nuovi modelli genitoriali: è davvero la fine dell’amore romantico?
Secondo il sociologo Zygmund Bauman l’amore romantico come base della famiglia è in crisi. Nell’ultima indagine sulla fertilità effettuata nel 2018, l’Istituto Nazionale di Statistica sottolinea come diverse donne non abbiano avuto figli a causa della mancanza di un partner giusto. La società disconnessa, l’individualismo feroce, il femminismo radicale, la perdita dei valori e la crisi delle istituzioni sono tutti fenomeni che hanno contribuito a causare questa situazione.
L’identikit di chi sceglie la strada della co-genitorialità corrisponde a quello di donna single di 40 o più anni, con un livello culturale elevato, un’istruzione superiore e un livello socioeconomico medio-alto. L’altro profilo più comune è quello di uomo, per lo più omosessuale, sempre di età superiore ai 40 anni e con un livello culturale molto alto.
Le persone che scelgono di rivolgersi ai servizi di coparentig vogliono trovare soprattutto una persona con idee simili sull’educazione. Per questo gli esperti suggeriscono di concordare un regime di affidamento prima di avviare il processo, specificando quale sarà il tipo di educazione che il bambino andrà a ricevere, dove vivrà e altri dettagli, nonché il contributo di ciascuno alle spese generate dai suoi bisogni.
Coparenting: il commento del sessuologo Marco Rossi a Deenotte
Questa è l’evoluzione, ma bisogna andarci molto con i piedi di piombo – Marco Rossi
Il sessuologo Marco Rossi è d’accordo con l’accademico polacco Zygmund Bauman. raggiunto al telefono da Nicola Vitiello e Gianluca Vitiello, racconta ai microfoni di Dee Notte:
Io sono molto perplesso, forse un po’ retrò, ma queste applicazioni per quanto possano avere un proprio pubblico, decretano la fine dell’amore romantico. Donne single, omosessuali, c’è tutto un pubblico che può trovare l’utilità in queste app – Marco Rossi
L’esperto si pronuncia anche in merito al problema della gestione di un progetto simile:
La cogenitorialità diventa un progetto al pari di quelle coppie che si sono messe insieme, hanno fatto un figlio e poi si sono separate.
Quindi tutta la responsabilità della gestione, dal punto di vista dell’educazione, dei valori e degli affetti, ma tra due persone che non vogliono essere legate. Questa è l’evoluzione, ma bisogna andarci molto con i piedi di piombo – Marco Rossi
App di cogenitorialità: come funzionano
Usufruire di un servizio di cogenitorialità è molto semplice e varia poco tra un’applicazione e l’altra: sulla barra di ricerca si selezionano età, altezza, peso, colore degli occhi, reddito, lingue parlate, religione, segno zodiacale, hobby, interessi e sport.
Raggiunto il match, proprio come sulle più famose app di incontri, si arriva alla chat: la conversazione tendenzialmente va dritto al sodo, ed è il richiedente a mettere nero su bianco le premesse per l’inseminazione artificiale.
Dott Marco Rossi
Psichiatra e sessuologo
Marco Rossi
Specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale
Fonte: https://www.deejay.it/articoli/cogenitori-app-siti-per-fare-figli/